Coinvolgere in una sfida continua l’occhio di chi guarda, cambiando costantemente le carte in tavola. È la caratteristica delle creazioni artistiche di François Berthoud, uno dei più celebri illustratori di moda del nostro tempo. A cui l’Opera di Zurigo ha affidato la grafica per i poster della prossima stagione teatrale
Una pera dalle curve particolarmente sinuose per Così fan tutte, una matassa di tagliente filo spinato per Nabucco, un biscotto dallo stampo inquietante per Hänsel und Gretel, una frusta sadomaso per Die Gezeichneten… Se il bel canto incontri ancora qualche difficoltà nel farsi ascoltare dal grande pubblico, non faticheranno ad attirarne gli sguardi i manifesti per le nuove rappresentazioni di lirica e danza dell’Opernhaus Zürich, annunciate oggi alla stampa dal suo sovrintendente. Occasione ghiotta per tutti gli addetti ai lavori che hanno potuto sfogliare in anteprima il catalogo 18/19, un gioiellino di grafica editoriale.
Saisonbuch 18/19 © François Berthoud, Courtesy Opernhaus Zürich
La nuova stagione che prenderà il via il 22 settembre è la numero sette sotto la direzione artistica di Andreas Omoki, già regista e “intendant” dell’Opera Comica di Berlino. La sua si contraddistingue per essere un’Opera con meno tappeto rosso, che si frequenta arrivandoci in tram e che guarda con ottimismo al futuro lavorando coraggiosamente sul presente. Come la scelta di affidare il messaggio grafico dell’Opera allo svizzero François Berthoud, firma inconfondibile nella trascrizione grafica di vestiti, scarpe, borse, profumi e accessori. Evitato il rischio di esiti controproducenti nel sovrapporre due estetiche così differenti tra loro, i riferimenti evocativi, che richiamano le vicende narrative dell’opera e del balletto, riescono a non offuscare la forza e i contenuti del prodotto-spettacolo, creando una nuova e originale cifra stilistica comunicativa.
Ritratto, 2010 © Kurt Markus, Courtesy Museum für Gestaltung
Nato nel 1961 a Le Locle, Berthoud studia grafica presso la scuola di arti applicate di Losanna. Con gli anni ’80 inizia a lavorare a Milano come art director per la casa editrice Condé Nast. Parallelamente pubblica i suoi lavori su riviste come Vanity e Vogue affermandosi rapidamente come riferimento internazionale per le illustrazioni di moda. La sua espressiva tecnica di stampa basata sull’incisione del linoleum, associata al colore “sgocciolato” e alla computer grafica, è alla base di campagne pubblicitarie che hanno contribuito al successo di innumerevoli case di moda: da Yves-Saint-Laurent a Ferragamo, da Viktor & Rolf a Christian Dior. “È un mondo che mi ha sempre attratto” spiegando in un’intervista la sua fascinazione per la moda. “Il mio approccio assomiglia a una ginnastica mentale; un confronto estetico-visivo. Penso che la moda faccia parte del nostro tempo e che ne costituisca uno degli aspetti più vivaci, in costante mutamento. È proprio questo continuo variare che le rende un fenomeno così interessante”. Dal 2008 gestisce il suo studio a Zurigo, collaborando con marchi e riviste internazionali, e dove il Museum für Gestaltung gli ha dedicato una mostra personale.
François Berthoud – Opera House, Entrance Hall of the Toni-Areal, Courtesy Museum für Gestaltung
L’esposizione The Art of Fashion Illustration ha permesso di comprendere come il lavoro di François Berthoud riesca a trasmettere sfaccettature della seduzione visiva in senso duplice: sia nella moda che nella sua interpretazione illustrativa, tutto ruota attorno a un messaggio suggestivo, conciso ed estetico, esplicito o implicito che sia. E come lui stesso spiega, la componente erotica gioca un ruolo da protagonista: “L’erotismo è un tema costante, anche nella pubblicità. Ma in confronto alle immagini fotografiche, l’illustrazione può offrire più spazio all’immaginazione e all’interpretazione”. Con il progetto commissionatogli dall’Opera di Zurigo, Berthoud ha saputo rinnovare l’immagine grafica di un’opera e di un balletto, sperimentando per primo ciò che nessuno aveva nemmeno immaginato. Un personaggio atipico? “Ho sempre seguito quello che mi interessava senza curarmi dell’eventuale successo o insuccesso. Allontanarsi dalla strada maestra è stata una semplice conseguenza. Direi quasi inevitabile”.
Hänsel und Gretel © François Berthoud, Courtesy Opernhaus Zürich
Immagine di copertina: Così fan tutte © François Berthoud, Courtesy Opernhaus Zürich