Con il 17° Zurich Film Festival che inizia domani, il cinema ritrova la sua magia. Grande attesa per i film americani e per il nuovo 007. Numerosi i membri dell’Academy che giungeranno a Zurigo: da Paolo Sorrentino a Paul Schrader, da Todd Haynes a Sharon Stone. Una cornice unica ai 164 film provenienti da 53 paesi. Buona visione!

“Stiamo celebrando il ritorno di Hollywood”, ha annunciato il direttore artistico Christian Jungen, nel corso della conferenza stampa di presentazione della 17° edizione del Zurich Film Festival (ZFF). “L’anno scorso gli studios hanno bloccato molte produzioni a causa della pandemia. Ora possiamo presentare al pubblico molti di questi attesissimi titoli, tra cui No Time To Die, l’ultima avventura di James Bond con Daniel Craig nei panni dell’agento segreto 007, diretto da Cary Joji Fukunaga, che proprio al nostro festival presentò la sua opera prima Sin Nombre”. Il ZFF sarà in grado di proiettare il film al pubblico svizzero alle 21:00 di mercoledì 29 settembre, pochi minuti dopo l’inizio della sua prima mondiale a Londra. Lo scenario perfetto per questa straordinaria anteprima è offerto dal rinnovato Zurich Convention Center e dai suoi 1300 posti a sedere, con uno schermo di 16 x 6,7 metri e oltre 40 altoparlanti. “Il ZFF rafforza la sua posizione nel cuore della città con questa sede e la sua posizione panoramica”, ha aggiunto Elke Mayer, amministratrice delegata di Spoundation Motion Picture AG, società che gestisce la parte manageriale del Festival.

Altro highlight sarà The Card Counter, il thriller di Paul Schrader, leggendaria figura hollywoodiana, autore delle sceneggiature di alcuni capolavori di Martin Scorsese come Taxi Driver e Raging Bull, che riceverà il Lifetime Achievement Award, premio onorario per il lavoro di una vita. Anche Sharon Stone ha lavorato con Scorsese: il suo ruolo nell’epico gangster movie Casino le è valso un Golden Globe e una nomination all’Oscar; l’attrice ora riceverà l’ambito Golden Icon Award del ZFF. Christian Jungen si è detto soddisfatto della presenza nel programma di un gran numero di rilevanti titoli americani, che includono The Last Duel di Ridley Scott e The French Dispatch di Wes Anderson: “Il fatto di essere stati in grado di assicurarci così tanti film di alto profilo non è una coincidenza. I produttori di Hollywood hanno riconosciuto nel ZFF, il più grande festival autunnale del panorama in lingua tedesca, la piattaforma perfetta per posizionare le pellicole in lizza per gli Oscar. Non è un caso che cinque degli ultimi dieci vincitori dell’ambita statuetta per il miglior film siano stati proiettati proprio qui a Zurigo”.

Il programma comprende anche numerose altre produzioni di prestigio, confermando il ZFF attore importante sulla scena internazionale dei festival. “Celebriamo il cinema d’autore per il grande pubblico”, ha affermato Christian Jungen, che per questa edizione promette un “grande mix di mainstream intelligente e scoperte cinematografiche”. La selezione dei 35 titoli che compongono la sezione Gala Premieres, comprende opere di registi come Jane Campion con The Power of the Dog, Asghar Farhadi con A Hero, Pablo Larraín con Spencer, Paolo Sorrentino con È stata la mano di dio e Todd Haynes col documentario The Velvet Underground. Molto atteso anche The Lost Daughter, debutto alla regia della star Maggie Gyllenhaal. “Il ZFF è ormai il più grande festival del mondo di lingua tedesca dopo la Berlinale, per questo sempre più registi tedeschi vogliono farne parte”, ha incalzato Jungen, pensando a Florian Gallenberger, la cui commedia Es ist nur eine Phase, Hase sarà presentata in anteprima mondiale a Zurigo.

Inoltre, il ZFF è lieto di accogliere la Tunisia come primo paese africano ospite della sezione New World View che, dieci anni dopo l’inizio della “primavera araba” nello stato del Maghreb, darà voce a una giovane generazione di cineasti. Anche il cinema svizzero è ben rappresentato con non meno di 22 titoli: il regista di successo Michael Steiner inaugurerà il Festival col suo thriller di grande attualità Und morgen seid ihr totincentrato su due cittadini svizzeri presi in ostaggio dai talebani. Due opere sono infine dedicate a personalità della scena artistica svizzera: in Adolf Muschg – Der Andere Erich Schmid dipinge un ritratto di uno dei più importanti scrittori svizzeri, mentre Nathalie David con Harald Naegeli – Der Sprayer von Zürich si avvicina all’uomo dalle famigerate figure stilizzate che imperversano sui muri di Zurigo.

Il ZFF offrirà anche una piattaforma per i lungometraggi di talenti cinematografici nazionali emergenti, tra cui spiccano tre registi della Svizzera francese: Andreas Fontana con Azor, Frédéric Baillif con La Mif e il ventiquattrenne Edwin Charmillot con Momentum, che concorreranno nella sezione Focus Competition riservata alle produzioni provenienti da Austria, Germania e Svizzera. Anche Dennis Stormer con Youth Topiae la documentarista Julia Furer con Love Will Come Later attireranno l’attenzione con le loro prime mondiali, mentre il film documentario collettivo Les nouvelles Èves, nella sezione Special Screenings, sottolineerà la grande forma in cui si trova attualmente il cinema elvetico. Infine, la cinematografia locale sarà premiata alla presenza della sindaca di Zurigo Corine Mauch, quando il 28 settembre prenderà il via per la seconda edizione del Tag des Zürcher Films, la Giornata del cinema di Zurigo.

Al ZFF potranno essere visti anche i più nuovi ed eccitanti film provenienti da tutto il mondo, molti dei quali realizzati da registi emergenti: più di 100 opere che saranno proiettate sono prime, seconde o terze regie. 38 film in concorso sono in gara per un Golden Eye assegnato in ciascuna delle tre categorie competitive: Focus, Feature Film e Documentary. Anche la prima europea del documentario The Real Charlie Chaplin alla presenza di Geraldine Chaplin, figlia di Charlie Chaplin, promette di essere un evento celebrativo. Nel Concorso dedicato ai lungometraggi, dove il rapporto tra registi e registe è perfettamente equilibrato, il celebre giovane regista italiano Jonas Carpignano presenterà il dramma mafioso A Chiara, il suo terzo film ad essere selezionato dal ZFF.

“Il concorso punta i riflettori su registi che esplorano e raffinano i mezzi formali del cinema”, ha spiegato Georg Bütler, direttore del programma del ZFF. “Si addentrano, in termini di contenuto, in ambienti specifici, ma raccontano esperienze che tutti possono raccontare”. Per esempio, nel film russo Unclenching the Fists, verremo introdotti nella vita di una giovane donna del nord Caucaso che cerca di liberarsi dalle grinfie della sua famiglia disfunzionale. Oppure, nell’opera prima Silent Land, viaggeremo assieme a una coppia polacca in vacanza in Italia, testimone suo malgrado di un incidente che coinvolge un lavoratore migrante e vedremo sconvolgersi l’equilibrio di una relazione apparentemente perfetta. O ancora seguiremo un cuoco in un movimentato turno serale nel dramma britannico Boiling Point.

Il programma è completato da varie sezioni collaterali, tra cui la Hashtag con un programma di otto film accomunati dal titolo #letSEXplore: con i suoi cinque lungometraggi e tre documentari il ZFF si dedicherà esplicitamente al desiderio su grande schermo. Cinque film, che porteranno al grande pubblico temi di rilevanza scientifica in modo attraente e divertente, concorreranno infine per il “Science Film Award”, presentato dall’associazione Eye On Science.

La 17° edizione dello Zurich Film Festival si svolgerà dal 23 settembre al 3 ottobre.
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Immagine di copertina: Il programma del 17° Zurich Film Festival © Tim Hughes G. Tutte le immagini:Courtesy Zurich Film Festival / TMDb GmbH