Terminati i lavori di ristrutturazione durati tre anni, il Museum für Gestaltug ha festeggiato in pompa magna la riapertura della sua sede storica sull’Ausstellungsstrasse. Da questa primavera gli appassionati di design avranno a disposizione ben due siti dove scorrazzare. In attesa di una terza location nel 2019!
Design e comunicazione visiva, design ambientale e arte, architettura e cultura quotidiana, fotografia e media: ecco i i temi dei quali si occupa questo museo. Costruito negli anni trenta, l’edificio d’interesse storico firmato da Adolf Steger e da Karl Egender brilla oggi di rinnovato quanto sorprendente splendore. Imponenti sono state le trasformazioni intraprese durante quest’ultimo triennio. L’atrio delle esposizioni con i suoi caratteristici pilastri ha ritrovato i suoi due livelli originari; il soffitto che li divideva, aggiunto negli anni Settanta, è scomparso. Nel sottosuolo sono state invece create due nuove sale per esposizioni. L’obiettivo dell’intera operazione di rinnovamento era quello di preservare il carattere unico dell’edificio nella sua complessità, adattandolo agli standard museali contemporanei. Il restauro di questo simbolo del Modernismo svizzero è stata effettuato in stretta collaborazione col servizio per la conservazione dei monumenti storici con la supervisione dallo studio Ruggero Tropeano Architekten.
Un vernissage per cinque nuove mostre
Lo scorso 2 e 3 marzo, il Museum für Gestalltung ha inaugurato solennemente il suo sito storico al civico 60 dell’Ausstellungsstrasse esponendo per la prima volta i gioielli della sua collezione di portata internazionale. Collection Highlights, allestita in una delle due nuove sale al piano interrato, permette ai visitatori di scoprire l’universo degli oggetti di uso quotidiano, siano essi belli, utili o insoliti, con l’aiuto di 2’000 esemplari rappresentanti le arti decorative e grafiche, i poster, il tessile, il design del mobile e quello industriale. Giusto accanto Ideal Living invita i visitatori a comparare i differenti sogni d’arredamento del XX° secolo: sette stanze arredate da eccezionali elementi d’arredo ripercorrono l’avvicendarsi delle tendenze dell’arredamento d’interni elvetico tracciando l’evoluzione dei differienti stili di vita.
Il cuore dell’edificio, l’atrio che ha ritrovato i suoi due livelli, è enfatizzato da installazioni gigantesche create da atelier oï, rinomata agenzia svizzera di design. Immersa in una luce blu e arancione, animata da oggetti in movimento e pervasa da un profumo di legno di cedro, la mostra Oïphorie: atelier oï offre ai visitatori un’indimenticabile esperienza sensoriale. Al piano superiore si trova invece la Swiss Design Lounge. In questo “nuovo luogo d’incontro”, il museo invita i suoi frequentatori a rilassarsi testando la qualità eccezionale del design svizzero. Lo spazio luminoso con vista sul parco offre ai visitatori la possibilità di familiarizzare con le re-edizioni dei classici dell’arredo svizzero e gli attuali progetti. Mentre il nuovo e spazioso atelier, che propone un ricco e variegato programma di work-shop, è situato accanto alla mostra Poster Stories. Presentando 80 cartelloni, questa mostra da un’idea di ciò che è contenuto dalla più grande collezione di poster al mondo, illustrando il suo vasto scopo tematico, geografico e storico. E se fra un’esposizione e l’altra il vostro stomaco dovesse manifestare irrefrenabili languori potete sempre prendervi una pausa al caffé (ovviamente di design) situato nel vasto atrio d’ingresso al pian terreno.
Naturalmente il museo continuerà a conservare il suo secondo sito situato all’interno del Toni-Areal nel cuore del dinamico quartiere denominato Zürich-West. Le sue esposizioni temporanee consolidano il legame con il campus dell’Istituto Superiore delle Arti Applicate, comunemente conosciuto come ZHdK (Zürcher Hochschule der Künste), presentando progetti sperimentali e intervenendo sui dibattiti contemporanei che investono il campo del design. Il civico di 96 di Pfingstweidstrasse ospita anche lo Schaudepot, la collezione del museo. Dal 2014 le quattro collezioni (design, cartellonistica, arti grafiche e decorative) sono riunite sotto lo stesso tetto e visitabili attraverso tour guidati. Su una superficie di 3’700 mq suddivisa in tre differenti zone climatiche, questi importanti archivi tengono conto delle differenti esigenze di conservazione di più di 500’000 oggetti. E su cui ritornerò con un nuovo post dedicato.
Infine la città di Zurigo ha invitato il Museo für Gestalltung ad assumersi dal 2019 anche la responsabilità istituzionale e intellettuale del Centro Le Courbusier. Il padiglione, inaugurato nel 1967, è l’ultimo progetto realizzato dal famoso architetto e l’unico a essere stato costruito nella Svizzera tedesca. Questo fluido edificio dai colori vivaci è considerato un gioiello architettonico dagli esperti del mondo intero e allo stesso tempo è una delle attrazioni turistiche più visitate in città. Save the date!